Le désarroi dans lequel nous nous trouvons est en fait une aubaine : il témoigne de notre sensibilité. Ceux qui traversent la vie sans le moindre sentiment de détresse sont inconscients. La détresse induite par notre prise de conscience recèle un immense potentiel de transformation, un trésor d’énergie dans lequel nous pouvons puiser à pleines mains et que nous pouvons utiliser pour construire quelque chose de meilleur, ce que l’indifférence ne permet pas.
JIGME KHYENTSE RINPOCHE (b. 1964) Transcrit par l’auteur d’après un conseil donné oralement.
Un anno dopo, ricordi pubblici e privati si mescolano. Strano quando quello che viviamo personalmente è ricco di sorrisi e promesse, mentre tutto intorno è il caos improvviso. Forse a ricordarci la fragilità della vita, il viavai dei sentimenti, l’impotenza di fermare l’attimo.
Ma questo “désarroi“, questa “détresse” positiva, che ci fa trasformare prima noi stessi e poi tutto il resto, che ci spinge in avanti, che ci fa dire “même pas peur” è la nostra coscienza, è il nostro impegno, è il contrario dell’indifferenza, dello sterile cinismo di quelli che dicono “tanto è tutto uguale”.
Spero che le persone continuino a prendere posizione, a schierarsi a favore e non contro qualcuno o qualcosa, a scegliere e a decidere liberamente, perché no, non è tutto uguale.